Legalità e Territorio
22-03-2017 – Augusto Di Meo, testimone oculare dell’omicidio di don Peppe Diana, ha condiviso con gli studenti delle classi quinte dell’ITST “Ferrraris” e del Liceo Artistico “Buccini”, quei momenti che lo videro protagonista del tragico e doloroso evento. Augusto era nella chiesa di San Nicola a Casal di Principe, il 19 marzo del 1994 quando un camorrista colpì a morte don Peppe; lo sentì morire tra le sue braccia, e, avendo visto il killer, che era a volto scoperto, corse subito a denunciarlo. Prendendo alla lettera il contenuto del documento del suo amico prete, “Per amore del mio popolo io non tacerò”, non ebbe alcun timore a testimoniare contro chi, in sua presenza, aveva premuto il grilletto. La sua testimonianza portò all’arresto sia dei killer che dei mandanti ma gli costò l’allontanamento, per quattro anni, dalla Campania e dalla sua amata Casal di Principe. Da diversi anni collabora con l’associazione “Libera” per diffondere tra i giovani il valore della testimonianza e la cultura della legalità, fermamente convinto che la Camorra si può sconfiggere se si lavora tutti insieme. In questa direzione e in tema di cittadinanza attiva ha sviluppato il suo intervento il professore Aldo Amirante. Egli, inoltre, ha ritenuto utile soffermarsi sul rapporto tra Legge e Giustizia e sui concetti di Verità e Giustizia, evidenziando come, molto spesso, la legge non obbedisce alla giustizia e, in qualche caso, può anche essere ingiusta. Gli studenti hanno mostrato, durante l’incontro, un’intensa partecipazione emotiva e vivo interesse per gli argomenti trattati. Il Dirigente scolastico, prof.re Domenico Caroprese, ha evidenziato l’importanza delle tematiche affrontate ed ha palesato il suo apprezzamento per la riuscita dell’iniziativa. Ha altresì elogiato il ruolo dell’associazione “Libera” nella lotta alla camorra, in particolare i responsabili del Presidio ” A. Durante” di Marcianise che hanno collaborato all’organizzazione dell’incontro.
Articolo pubblicato su Caffè Procope Leggi